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giovedì 24 febbraio 2011

Paris #3

Terza parte della serie di post dedicati a Parigi.
Oggi vi parlerò del Louvre. 
Prima però vi segnalo una cosa che vi consiglio di non perdere ovvero Place de la Concorde, che si trova poco prima del museo; si tratta di un'ampia piazza con maestose fontane circondata da eleganti edifici e con al centro l'Obelisco di Luxor.
Parliamo ora del museo vero e proprio.

Se volete girarlo discretamente dovete mettere in conto di impegnare una  giornata intera e tornare stanchi morti ma ne vale assolutamente la pena; non sono un'amante sfegatata dell'arte ma in questo luogo senza tempo ci avrei passato i giorni.  


Il museo è composto da 3 padiglioni: Denon, Sully e Richelieu che si distribuiscono su 4 piani ovvero Mezzanino, Pianterreno, 1°piano e 2°piano. L'ingresso è costituito proprio dalla famosa piramide nella quale si scende fino a ritrovarsi sotto terra e dove si può scegliere da quale dei 3 padiglioni cominciare la visita. 
Come ben saprete si possono trovare svariati tipi di arte tra cui l'arte egizia, romana, etrusca e greca e ancora le sculture italiane e l'arte francese del 1500 e persino i lussuriosi appartamenti di Napoleone III.
Una parte che personalmente mi ha molto colpita è stata quella dedicata alle sculture francesi che inizialmente stavo erroneamente saltando pensando fosse poco interessante. Si tratta di una specie di cortile interno sovrastato da una grande vetrata dove sono collocate queste bellissime statue che rendono l'atmosfera a mio avviso davvero magica.







(Le foto in questa dimensione non rendono molto quindi se volete basta cliccarci sopra e vi si apriranno in un'altra pagina in un formato decisamente più accettabile) 




Probabilmente l'avrete già sentito dire da tutti quelli che sono stati al Louvre ma nonostante io sia andata a vedere la Gioconda conscia del fatto che probabilmente sarebbe stata una delusione, sono rimasta ancora più delusa di quel che pensavo. Il dipinto è bello quindi almeno una visitina è doverosa ma c'è un problema, anche chi vuole andare a dare un'occhiata deve sgomitare tra la singolare folla che sosta davanti; il quadro è di piccole dimensioni (77x53), inoltre è circondato da transenne quindi lo si può osservare solo a distanza ed è protetto da una teca che rende impossibile anche solo fotografarlo! Io non ho usato il flash perchè avrebbe creato riflesso nella fotografia ma a quanto pare quasi nessuno lo realizza e ogni volta che si prova a scattare una foto semi decente, altre mille persone ci provano col flash facendo risultare comunque mille riflessi.

Vi inserisco ora qualche fotografia di opere o statue che invece mi hanno colpita particolarmente e chiudo qui il penultimo post su Parigi; inizialmente pensavo di unire al Louvre anche il giro sulla Senna ma essendoci un bel pò di foto per entrambi gli argomenti ho ritenuto opportuno fare un post dedicato solo al museo così da avere abbastanza spazio nel prossimo post. Alla prossima!


Amore e Psiche - Canova

La Venere di Milo

La Vittoria Alata di Samotracia

Sfinge

La libertà guida il popolo


giovedì 17 febbraio 2011

Paris #2

Ecco la seconda parte del nostro viaggio tra le strade parigine; ci eravamo lasciati parlando dei meravigliosi Giardini di Lussemburgo.
Poco distante possiamo trovare il Pantheoncircondato dalla chiesa Saint-Etienne-du-Mont e dalla Sorbona
Nel 1851 Foucault, il fisico francese, scelse questo mausoleo per realizzare la dimostrazione scientifica della rotazione della terra, installando nella cupola centrale un pendolo (lungo circa 67m). 
Inoltre nei sotterranei ci sono le cripte contenenti le tombe di celebri personaggi che hanno fatto la storia francese come: Voltaire, Braille, Hugo, Zola, Dumas, Rousseau e Marat.

La sera abbiamo deciso di andare a visitare il simbolo per eccellenza di Parigi, la Tour Eiffel. L'abbiamo vista varie volte anche durante il giorno ma ritengo che la sera abbia tutto un'altro fascino, soprattutto quando per 5 minuti ogni ora le 20.000 lampadine iniziano a scintillare.







Fu costruita da Gustave Eiffel per l'Esposizione Universale del 1889 in 2 anni, 2 mesi e 5 giorni per celebrare il centenario della rivoluzione francese. Come ben saprete, è composta da 3 piani per un'altezza complessiva di 324 metri. Non nascondo che prendendo l'ascensore per salire all'ultimo piano ho avuto un piccolo momento di panico sentendomi mancare la terra da sotto i piedi, però arrivati in cima lo spettacolo è senza dubbio unico, toglie letteralmente il fiato. (Questo è l'unico caso in cui anche i residenti nell'unione europea sotto i 26 devono pagare e per salire fino in cima il biglietto è di 11.50€)
Un'altra tappa è stata il Moulin Rouge, che purtroppo però mi ha un pò delusa. Sapevo che dovevo togliermi dalla mente il mito che il famoso musical (di cui tra l'altro sono innamorata) ha contribuito a creare, però non immaginavo di trovarmi in un quartiere dove l'unica cosa che spicca tra i sexy shop è questa costruzione rossa del tutto priva di fascino. Anche guardando le foto degli spettacoli esposte prima dell'entrata, la sensazione che ho avuto è stata quella di un circo, più volgare in quanto le ballerine spesso erano in topless ma pur sempre un circo. 
Un rimpianto che ho ma a cui rimedierò sicuramente in futuro, è di non aver avuto il tempo di visitare Montmartre, la collina che rappresenta il punto più alto di Parigi; in cima si trova la Basilica del Sacro Cuore ma soprattutto durante la Belle Epoque era il centro della vita bohemienne.

Altra parte di Parigi magari meno conosciuta sono i Quartieri latini; si trovano vicino a Notre Dame e sono comunque facilmente raggiungibili tramite la metro che è davvero efficente. Posso definirli come un insieme di piccole stradine caratteristiche dove troviamo uno dopo l'altro ogni tipo di locale e di ristorante e quindi possiamo soddisfare ogni nostra voglia in quanto troviamo tanti tipi di cucine diverse: dalla francese all'italiana e ancora greca, spagnola... insomma sicuramente il posto ideale dove pranzare al volo in qualche baretto oppure trascorrere la serata. 



Direi che anche per questa volta è tutto, per il Louvre e un giretto sulla Senna vi rimando al prossimo post, ci saranno molte foto da mettere :) 

venerdì 11 febbraio 2011

Paris #1

Rieccoci! Come avevo anticipato sulle mia pagina facebook, ho pensato di fare una serie di post riguardanti alcuni dei principali viaggi che ho fatto, in cui racconto un pò la mia esperienza personale, le cose che secondo me vale la pena fare e i luoghi che invece vi sconsiglio di visitare.
Adoro viaggiare e ritengo utilissimo scambiarsi consigli così da evitare brutte esperienze, sorprese sgradite e di perdere tempo con attrazioni puramente turistiche che ci fanno sprecare un sacco di soldi. Spero apprezziate questa iniziativa :)

Ho deciso di iniziare in bellezza quindi come prima meta ho scelto la città dell'amore per eccellenza, Parigi; non scorderò questo meraviglioso viaggio per nulla al mondo, comunque per ora i miei ricordi sono ancora vivissimi essendoci stata appena lo scorso ottobre per il mio compleanno, come regalo del mio ragazzo.
Inserirò alcune delle mie fotografie così spero possano rendere il tutto più.. reale.
Abbiamo viaggiato con EasyJet e abbiamo alloggiato per 5 giorni all'Hotel de Bordeaux, 100 rue du Faubourg St-Denis. (Ah mi sembra giusto avvisarvi che anche se alla fine trovo il modo di adattarmi, ahimè sono una ragazza un pò schizzinosa quindi leggete i miei giudizi tenendo conto di questo hihi)

Personalmente sono stata soddisfatta dell'hotel; certo, per chi cerca il lusso sfrenato questo non è il luogo ideale dove soggiornare ma per chi come noi si accontenta di un posto carino dove dormire è perfetto, perchè alla fine quando si va a visitare una città in albergo si passa ben poco tempo. La struttura non è nuova e le camere sono piccine ma il personale è gentile, la pulizia accettabile e cosa non meno importante, l'hotel si trova a 10 minuti da Notre Dame. Con solo il pernottamento abbiamo pagato 68€ a notte. 

Siamo arrivati il venerdì mattina e abbiamo subito iniziato la visita; data la vicinanza con Notre Dame, la splendida cattedrale è stata la nostra prima meta.
Che dire, quando si arriva e la si guarda dal basso verso l'alto ci si sente schiacciati dalla sua maestosità. Avrei passato ore nei quieti giardinetti che la circondano, a fissare tutti i particolari e l'immenso rosone sulla facciata. Unico mio rimpianto, non sono riuscita a salire sulla torre e vedere le famose campane; c'era sempre moltissima gente e la coda aveva attesa media di 2 ore così quando ben ci siamo decisi il martedì mattina prima di tornare a casa, la torre era chiusa per sciopero del personale!


Altro monumento che vale la pena vedere è l'Arco di Trionfo, si può salire sulla cima e ammirare oltre che gli Champs-Elysèes, tutta Parigi e la sua magica atmosfera. Devo dire che noi siamo stati molto fortunati, per tutti e cinque i giorni ci hanno accompagnato sole e temperature miti.

Mi stavo quasi dimenticando che per tutti i monumenti pubblici, i residenti nell'unione europea sotto i 26 anni entrano gratis!


Una meta più inusuale rispetto alle altre ma che io vi consiglio caldamente sono i Giardini di Lussemburgo; personalmente fino a poco tempo fa non conoscevo nemmeno la loro esistenza, ammetto l'imperdonabile mancanza, eppure ora sono una delle cose che ricordo più con piacere di Parigi. Si tratta di un grande parco pieno di viali alberati, fontane, statue, panchine e gazebi dove spesso la gente si siede a leggere immersa nell'incredibile tranquillità di quel luogo. Al centro del parco c'è una villa circondata da aiuole fiorite e una gigantesca fontana dove possiamo trovare pesciolini, paperelle e dove i bimbi giocano con le barche a vela rendendo il tutto simile ad una fiaba.


Ho ancora moltissime cose da raccontarvi e non vorrei scrivere un post lunghissimo e noioso quindi per ora mi fermo qui, direi che è meglio dividere questo viaggio in due o più post.
Per qualsiasi curiosità o dubbio sono qui, alla prossima!

domenica 6 febbraio 2011

Audrey's life [third and last part]

Nel 1988 Audrey viene nominata ambasciarice dell'Unicef e intraprende una serie di viaggi insieme al suo compagno: Etiopia, Eritrea, Turchia, Venezuela, Ecuador, Guatemala, Honduras, San Salvador, Messico, Sudan, Thailandia e Bangladesh.
Infine nel 1992 dopo un anno di lavoro per ottenere fondi, riesce ad andare in Somalia; quando cercò di ottenere i visti le venne risposto: "non c'è visto perchè non c'è governo, si prende un aereo, si atterra e si spera di non essere presi a fucilate." Infatti il mondo ignora la tragica situazione di guerra civile in Somalia che si protrae dagli anni '80, i genocidio e i campi profughi. Le vittime sono a oggi circa mezzo milione, calcolando anche le vittime per carestia e malattie generate dal conflitto. Al suo ritorno dalla Somalia Audrey dichiara al figlio Sean: "Ritorno dall'inferno."

Subito dopo il viaggio inizia ad accusare dolori addominali e dopo alcuni esami si scoprirà la presenza di un cancro per il quale la medicina non può fare nulla. Il figlio Sean scrive "L'avevamo vista spesso accanto ai bambini africani sottoposti a flebo per non morire di disidratazione; ora lei è una di loro."
L'ultimo desiderio di Audrey fu quello di tornare nella sua tenuta in svizzera, unico luogo capace di regalarle pace, cosa che fu possibile grazie al suo più caro amico Hubert De Givenchy che mise a disposizione il suo aereo privato per farla sfuggire ai paparazzi.
Audrey Hepburn si spegne serenamente il 20 gennaio 1993 attorniata dai suoi familiari e viene sepolta in un piccolo villaggio dove personalità giunte da tutto il mondo la ricoprono di fiori.


"Nonostante la durezza della vita, Audrey aveva saputo conservare dentro di sè una parte d'infanzia. E' questo che ha fatto di lei una fata, una dolce fata ispiratrice di amore e di bellezza. Questo genere di fate non se ne va mai del tutto." 
Hubert De Givenchy



sabato 5 febbraio 2011

Audrey's life [Part two]

Continuiamo la breve biografia di Audrey Hepburn, riprendendo proprio dal punto del suo debutto.
Dopo aver interpretato il ruolo della protagonista in Gigì, un musical della scrittrice francese Colette, per Audrey inizia la scalata verso il successo.
Si sposa con Mel Ferrer ma il sentimento di angoscia che ha segnato la sua infanzia a causa della guerra e del padre assente, non l'abbandona mai. Inoltre l'attrice ha un forte desiderio di diventare madre ma prima di riuscirvi deve affrontare due aborti spontanei finché nel luglio del 1960 dà alla luce Sean, che diventa il centro del suo universo.
Viene eletta miglior attrice dell'anno e nel 1962 interpreta Eliza Doolittle in "My fair lady" a fianco di Rex Harrison (pellicola ispirata al romanzo "Pygmalion" di George Bernard Shaw).
Dopo un'altro aborto spontaneo si aggrava la crisi col marito che nonostante i tentativi della coppia di salvare il matrimonio, terminerà col divorzio.
Nel 1968 Audrey conosce Andrea Dotti che diventerà il suo futuro marito; si trasferiranno a Roma dove per Audrey comincerà una nuova vita, trascorrendo un periodo felice che culminerà con la nascita di Luca. Andrea però è solito alla vita notturna e siccome ormai Audrey rifiuta di coricarsi all'alba, viene spesso trovato in compagnia di belle donne, cosa che la stampa scandalistica non tarda a riferire. Inoltre riceve strane telefonate con minacce di rapimento contro i suoi figli quindi decide di tornare in Svizzera, cosa che aggrava ulteriormente i problemi della coppia e che affretta la decisione del divorzio.
Nel 1981 conosce Robert Wolders , un uomo differente da tutti i suoi amori precedenti: è dotato di una rara sensibilità e anche lui è un animo ferito e così il rapporto prima cominciato come una forte amicizia si trasforma presto in amore e l'attrice ritrova la gioia di vivere, anche se ormai è l'Unicef a riempirle la vita.

mercoledì 2 febbraio 2011

Leggera.



Domani giornatona, sto per andare a letto.. ma un pensiero ve lo voglio lasciare, una delle mie canzoni preferite e che mi rappresenta ogni volta che mi sento felice. e mi ricorda quanto è meraviglioso sentirsi semplicemente.. leggeri!

"..Leggero, nel vestito migliore, senza andata né ritorno, senza destinazione.
Leggero, nel vestito migliore, nella testa un po' di sole ed in bocca una
canzone.." 

martedì 1 febbraio 2011

La mostra di Gattinoni apre AltaRoma 2011

AltaRoma è una manifestazione che si svolge appunto nella capitale, dedicata alle tendenze femminili per il prossimo autunno/inverno, in questo caso quello del 2011/2012.
L'apertura di questa edizione, a cui hanno presenziato anche il sindaco di Roma Alemanno e Clio Napolitano, la moglie del Presidente della Repubblica, si è svolta all'insegna della cultura; infatti prima di dare il via all'evento vero e proprio è stata inaugurata una mostra in onore della stilista Fernanda Gattinoni, scomparsa nel 2002 a 96 anni.  
L'esposizione, intitolata "Fernanda Gattinoni: Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere" avrà come tema centrale l'intreccio tra il mondo della moda e quello del cinema e sarà possibile visitarla fino al 28 febbraio presso il Museo Boncompagni Ludovisi.
I pezzi principali della mostra sono 24 abiti indossati o appartenuti a 5 donne star del cinema d'altri tempi cioe Audrey HepburnAnna Magnani, Ingrid Bergman, Kim Novak e Lana Turner.

Nel secondo dopo guerra Madame Fernanda (così era stata soprannominata) riuscì ad aprire proprio a Roma, a Porta del Popolo, la sua casa di moda; 2 anni dopo, visti i grandi successi, inaugurò sempre a Roma un nuovo atelier, uno spazio di mille metri quadrati con 120 lavoranti, che diventò oltre che un luogo di creatività, il simbolo della rinascita culturale ed economica dell'Italia. E' proprio in questo periodo che creò gli abiti di Audrey Hepburn per il film "Guerra e pace", ottenendo anche la nomination all'Oscar per i costumi.
Personalmente trovo che questa mostra sia interessantissima sia dal punto di vista della moda ma anche e soprattutto dal punto di vista cinematografico e culturale. Voi cosa ne pensate? Purtroppo non abitando vicino a Roma mi sarà quasi impossibile visitarla ma se qualcuno riuscisse invece ad andarci, sarei molto felice se mi facesse sapere le sue opinioni! 
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